“Experimentig Logomania”,
nasce da uno studio attento della storia dell’azienda Limonta e di come le sue origini abbiano plasmato se stessa nel mondo contemporaneo del Fashion System, sviluppando oltre al settore tessile, anche quello chimico e ponendo quindi una particolare attenzione sull’alto livello di ricerca, innovazione e creatività.
Analizzando il brief mi sono soffermato sulla radice dell’etimologia del termine lògo- [dal gr.
-λογος (da λόγος «discorso, parola»)] e su come per l’azienda ancora oggi, dopo più di cento anni di attività, sia fondamentale “conservare, in un corpo industriale, un’anima artigianale”. Quest’ultima frase mi ha colpito particolarmente e dato la possibilità di riuscire ad entrare in relazione con le origini profonde di Limonta, raccontando quale fosse e soprattutto cosa è diventata nel corso della storia l’identità dell’azienda stessa. Con uno speciale occhio di riguardo alla crescita sostenibile, oggi fattore ineluttabile, l’idea di partenza per le sei proposte è raccontare e reinterpretare, anche in un certo senso cronologico, l’heritage di Limonta. Cercando diversi stimoli attraverso le immagini selezionate all’interno del loro archivio fino all’analisi del loro profilo social, sono riuscito a raccogliere elementi e materiali dai quali ho estrapolato le forme, i colori e i motivi della collezione.
In principio affascinato dai loghi storici ho voluto ri-adattarli alle esigenze contemporanee e innovative dell’azienda e delle richieste da parte del sistema moda. Un logo che è efficace, dinamico e funzionale consente di riconoscere l'azienda a cui si riferisce con effetto quasi diretto, naturale. Il suo obiettivo è quello di ispirare fiducia e maggiore superiorità rispetto ad un altro.
Dopo una ricerca orientante ed alquanto stimolante ho voluto soffermarmi ed indagare con maggiore attenzione anche la percezione del colore all’interno di una sfera quale la logomania. Il colore ha il suo peso e la sua influenza, è un ingrediente chiave nel design del logo e svolge un ruolo importante nella differenziazione del marchio, azienda o gruppo musicale che sia. I colori possono avere infinite conseguenze sui nostri stati d’animo, sono notevolmente dominanti al punto da poter manipolare prospettive, emozioni e reazioni. A tal proposito Johann Wolfgang von Goethe, considerato uno dei più grandi letterati tedeschi e uno dei casi più rappresentativi nel panorama culturale europeo, nella sua opera “La teoria dei colori” del 1810 e in particolare nel capitolo chiamato “Azione sensibile e morale del colore” prende in considerazione gli effetti psicologici che essi hanno sugli individui sia a livello sensibile che morale, oltre che alla percezione visiva/materiale. Ho trovato inoltre singolare il fatto che, in questo passo, Goethe fa spesso riferimenti a tessuti, vestiti, nastri e decorazioni. Ponendo quindi in primo piano il rapporto colore-psicologia-moda per me di grandissima importanza, data la loro sintonia e sinergia.
Solo al compimento di questo estensivo viaggio, con l’appoggio di una ricerca partita da uno studio storico, sono riuscito a confrontare e a plasmare una relazione fra due universi apparentemente differenti, ma di fatto strettamente connessi. Analizzando la delicata armonia fra storia e contemporaneità, l’elaborato finale vuole presentare una versatile interpretazione personale “senza tempo” del logo Limonta.
“Logos are the graphic extension of the internal realities of a company”
Saul Bass
